Ultimo aggiornamento 2 Febbraio 2019
In arrivo 120 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico in favore delle imprese per il finanziamento di programmi integrati d’investimento finalizzati alla riduzione ed alla razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria utilizzata nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi svolti all’interno di unità produttive ubicate nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Una spinta a processi produttivi più efficienti e meno “energivori” per le imprese; è questo lo scopo dello schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico del 24 aprile 2015, in corso di registrazione alla Corte dei conti e di prossima pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale».
Termini e modalità di presentazione delle domande saranno definiti entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta.
Possono richiedere i contributi tutte le imprese delle Regioni Convergenza esistenti da almeno un anno e che siano in regola con le normative in materia di edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione infortuni, della salvaguardia dell’ambiente, nonché in regola coi versamenti contributivi.
Non sono ammesse le imprese già destinatarie dei contributi stanziati dal Dm 5 dicembre 2013 per le stesse finalità del presente provvedimento (cfr: http://www.impresegiovani.com/2014/01/22/programma-poi-energia-bando-del-mise-per-le-imprese-del-sud/)
Sono ammissibili al finanziamento interventi finalizzati alla riduzione dei consumi di energia all’interno delle unità produttive che portino a un risparmio energetico pari almeno al 10% rispetto ai consumi energetici pre intervento.
Essenzialmente si tratta di interventi di isolamento termico, coibentazione, installazione di infissi isolanti, installazione di inverter, installazione di dispositivi che riducano il consumo di energia durante i cicli di lavorazione, realizzazione di impianti a fonti rinnovabili ai soli fini di autoconsumo (quindi non per produrre energia in più da immettere in rete). Le spese ammissibili devono essere pari o superiori a 30 mila euro e i programmi devono essere stati avviati dopo il 17 maggio 2014 (data di chiusura del precedente programma di investimento con le stesse finalità).
Le agevolazioni sono concesse in regime “de minimis”, quindi non possono superare in alcun modo i 200mila euro per impresa e sono erogate nella forma del contributo in conto impianti per progetti di valore fino a 400mila euro (50% delle spese) o del finanziamento agevolato (75% delle spese ammesse).
La procedura di concessione è quella “valutativa a sportello” (l’amministrazione valuta le domande in base all’ordine cronologico di presentazione).
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