Ultimo aggiornamento 1 Aprile 2023
Di seguito l’articolo di approfondimento relativo al bando di finanziamento della misura che vanta 36 milioni di risprse disponibili. Su YouTube trovi il video al seguente link YouTube
Il DDG n. 492/7.S del 31.3.2023, che ridetermina i termini di apertura della piattaforma per l’invio delle istanze dal 5 aprile 2023 al 20 aprile 2023 e conseguentemente di chiusura dal 27 aprile 2023 al 12 maggio 2023
E’ stata pubbliata la modulistica per la partecipazione al bando
Strategia S3 – “Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente” Sicilia
Bando Ripresa Sicilia (2^ parte) rilascio modulistica e prime anticipazioni (video)
Ripresa Sicilia e cumulabilità (video)
La misura in questione è destinata alle Piccole e Medie Imprese (PMI), conformemente alla definizione fornita nell’Allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014, aventi sede legale e/o operativa in Sicilia. L’agevolazione è disponibile sia per le imprese singole (denominate “impresa proponente”) sia per le PMI che aderiscono alla proposta progettuale dell’impresa proponente (“impresa proponente con imprese aderenti”), con la capacità di realizzare un programma di spesa all’interno della Regione Siciliana.
È importante notare che le microimprese non sono incluse tra i destinatari dell’agevolazione. Inoltre, se l’istanza viene presentata in forma congiunta, le imprese aderenti non possono superare il numero massimo di tre (compresa la proponente) e la quota del programma di spesa in capo all’impresa proponente deve costituire la maggioranza relativa percentuale.
Tuttavia, è importante evidenziare che l’agevolazione non è disponibile per i settori esclusi specificati nell’Allegato 1 “Codici ATECO Settori esclusi”. Pertanto, le PMI che rientrano in questi settori non possono usufruire dell’agevolazione.
Le imprese devono soddisfare i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda di agevolazione:
Il bando di finanziamento prevede agevolazioni che combinano un finanziamento agevolato e un contributo a fondo perduto. L’importo del contributo a fondo perduto varia in base alle dimensioni dell’impresa: il 40% della spesa ammissibile per le piccole imprese e il 30% per le medie imprese. Tuttavia, la misura delle agevolazioni non può superare il limite massimo del 75% della spesa ammissibile e deve rientrare nei limiti dell’intensità massima di aiuto previsti dal Regolamento UE 651/2014 e dalla Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia 2022-2027 (C-2021-8655 final).
L’impresa beneficiaria deve cofinanziare l’importo rimanente, pari almeno al 25% del programma di spesa ammissibile, tramite mezzi propri o finanziamento bancario ordinario, “in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico”.
Il finanziamento agevolato, che ha una durata massima di 12 anni (compreso il periodo di preammortamento) e un tasso pari a zero, deve essere rimborsato in rate semestrali di uguale importo. Le garanzie, come garanzie reali, bancarie e assicurative, saranno valutate durante la fase istruttoria.
Quali sono i programmi di spesa agevolabili?
Il bando di finanziamento prevede agevolazioni per programmi di spesa destinati a unità locali in Sicilia, come la realizzazione di una nuova unità produttiva, l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente, la diversificazione della produzione di un’unità esistente per nuovi prodotti (cambio ATECO) e la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente per introdurre innovazioni nel processo di produzione. Tuttavia, non sono ammissibili programmi di spesa costituiti da investimenti di mera sostituzione.
Sono ammissibili programmi di spesa non inferiori a € 400mila e non superiori a € 5 milioni per:
– progetti imprenditoriali integrati con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca, come meglio specificati al “punto 3 Definizioni”;
– progetti imprenditoriali per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione, come meglio specificati al “punto 3 Definizioni”.
Gli investimenti materiali ed immateriali che possono essere agevolati riguardano: opere murarie, ristrutturazione, acquisto di immobili esistenti (massimo 30% del programma di spesa ammissibile); progettazione e direzione lavori (limite del 6% delle opere murarie ammissibili); macchinari, impianti e attrezzature per il ciclo produttivo dell’impresa (inclusi i mezzi mobili funzionali al ciclo di produzione) per introdurre innovazioni di processo e/o di prodotto; formazione specialistica del personale (massimo 20% del programma di spesa ammissibile) per l’utilizzo di macchinari, attrezzature, impianti innovativi, software e soluzioni tecnologiche; acquisto di software, brevetti, licenze e soluzioni tecnologiche necessarie alle esigenze produttive e gestionali; consulenze specialistiche (massimo 5% del programma di spesa ammissibile); costi per programmi di internazionalizzazione, marketing e business.
Per interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, sono ammissibili le spese per personale dedicato all’attività di ricerca e sviluppo (massimo 65%), software per la realizzazione di prototipi o impianti pilota e spese per materiali, forniture e prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo. Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere rilevate separatamente.
Per essere ammissibili, i beni devono essere nuovi di fabbrica e ammortizzabili. Se mobili, devono essere utilizzati esclusivamente per l’unità produttiva destinataria del contributo e avere una finalità correlata al ciclo di produzione e/o vendita. I beni ed i servizi devono essere acquistati a condizioni di mercato da terzi non correlati con l’acquirente proponente. In particolare, i beni non possono essere oggetto di compravendita tra l’impresa proponente e le imprese aderenti ovvero con imprese che si trovino nelle condizioni di cui all’art. 2359 del codice civile.
La data di avvio dei lavori successiva alla presentazione della domanda di agevolazione, ma antecedente all’adozione del decreto di concessione, non influisce sulla data finale per la realizzazione del programma di spesa. Tuttavia, i progetti devono essere completati entro 24 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione al destinatario. In caso di necessità, è possibile richiedere una sola proroga motivata, ma entro termini compatibili con le tempistiche delle fonti finanziarie.
Per accedere alle agevolazioni, è necessario sottoporre la propria domanda a un’istruttoria. La procedura valutativa è condotta secondo quanto previsto dall’articolo 5 del D.Lgs. 123/1998 e s.m.i. Una volta scaduto il termine per la presentazione delle domande, viene stilata una graduatoria in cui le richieste di agevolazione sono ordinate in modo decrescente in base al punteggio attribuito a ciascuna impresa richiedente. Tale punteggio viene calcolato applicando i criteri e gli indicatori di cui all’Allegato 2: “Indicatori di bilancio”. Nel caso in cui la domanda sia stata presentata in forma congiunta, verranno considerati solo gli indicatori dell’impresa proponente. In caso di parità di punteggio tra due o più domande, verrà considerato l’ordine cronologico delle stesse. Le domande inserite nella graduatoria verranno istruite seguendo l’ordine stabilito fino a quando non verranno esauriti i fondi disponibili. È importante ricordare che, per poter accedere alle agevolazioni, i progetti dovranno concludersi entro 24 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione al destinatario e che sarà concessa una sola proroga motivata ed entro termini compatibili con le tempistiche delle fonti finanziarie.
Come si presenta la domanda?