Ultimo aggiornamento 2 Febbraio 2019
E’ stato pubblicato il bando per le imprese agricole e non agricole, che intendono investire nella produzione di energia da fonti rinnovabili in ambito del P.S.R.
La procedura è valutativa a sportello e le pratiche possono essere presentate a partire dal 16/10/2017 fino al 31/10/2018.
Possono accedere ai contributi:
– gli agricoltori (imprenditori agricoli) ed i coadiuvanti familiari, che diversificano la loro attività attraverso l’avvio di attività extra-agricola;
– le persone fisiche;
– le microimprese e le piccole imprese.
L’investimento massimo ammissibile a contributo è di 200.000 euro con un fondo perduto del 75%.
L’imprenditore deve avere la disponibilità del 25% non coperta dal contributo, oltre all’IVA prevista sugli investimenti.
Interventi ammissibili
Sono ritenuti i seguenti investimenti ammissibili:
– Ristrutturazione e miglioramento di beni immobili strettamente necessari ad ospitare gli impianti e annesse nuove costruzioni purché strettamente legate agli impianti di produzione di energia, la cui spesa ammissibile non potrà superare il 20% dell’importo di progetto;
– Opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione;
– Acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia compresi quelli per la lavorazione e la trasformazione della materia prima;
– Acquisto di hardware e software necessari all’attività;
– Impianti di lavorazione di biomasse agro-forestali, purchè inseriti nel processo di produzione di energia;
– Centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets, aventi potenza massima di 1 MW elettrico;
– Impianti per la produzione di energia da biomassa, aventi potenza inferiore ad 1 MW;
– Impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, aventi potenza massima di 200 KW per il fotovoltaico e di 60 KW per il minieolico, con divieto di realizzare impianti fotovoltaici a terra;
– Impianti a biogas di potenza massima di 250 KW alimentati da sottoprodotti e da biomassa residuale di origine agricola e/o agroindustriale, e da colture non alimentari;
– Impianti ausiliari finalizzati alla realizzazione delle tipologie previste ai punti precedenti e impianti di co-generazione per la produzione combinata di elettricità e calore;
– Realizzazione e/o adeguamento di volumi tecnici e strutture necessari all’attività e di quanto necessario all’allacciamento alle linee elettriche.
– Sono ammesse le spese generali e di progettazione collegate agli investimenti nel limite massimo del 12% dell’importo dell’investimento.
Il nostro Studio di Commercialisti in Catania è a disposizione per gestire la pratica in tutte le sue fasi.