Grandi progetti ricerca e sviluppo – Industria sostenibile – apertura bandi 29 Novembre e 13 Dicembre 2016

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Grandi progetti ricerca e sviluppo – Industria sostenibile – apertura bandi 29 Novembre e 13 Dicembre 2016

Ultimo aggiornamento 2 Febbraio 2019

In relazione al Piano Operativo Nazionale, di seguito riepiloghiamo le informazioni più rilevanti.

Il nostro studio offre consulenza per la predisposizione del bando e per la sua gestione.

Industria sostenibile – PON con risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese

La data iniziale di presentazione delle domande di accesso al bando “Industria sostenibile”, finanziato con risorse pari a 350 milioni di euro a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese (FRI) oltre a 60 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile, precedentemente fissata al 26 ottobre 2016, è differita al 29 novembre 2016.

La data a partire dalla quale possono essere avviate, nell’apposita piattaforma presente nel sito del soggetto gestore, le attività di predisposizione delle domande, precedentemente fissata al 12 ottobre 2016, è differita al 15 novembre 2016.

Il bando prevede la concessione di agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo aventi le seguenti caratteristiche:

  • di rilevanti dimensioni, prevedendo spese ammissibili non inferiori a euro 5.000.000,00 e non superiori a euro 40.000.000,00;
  • che perseguono un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva;
  • contenuti nel numero ma altamente efficaci nel contribuire concretamente e celermente ad elevare la prestazione del Paese sul piano dell’innovazione e dell’avanzamento tecnologico;
  • in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del Paese, avvalendosi dell’impiego di specifiche tecnologie abilitanti fondamentali, così come definite nell’ambito del Programma Orizzonte 2020;
  • che si sviluppano nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti, caratterizzate da maggiore contenuto tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e più immediate applicazioni industriali, quali: impianti e processi industriali, trasporti, aeronautica, tlc, tecnologie energetiche, tecnologie ambientali, costruzioni.

Possono presentare i progetti:

  • le imprese che esercitano l’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o l’attività di trasporto (per terra, acqua o aria), ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
  • le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • le imprese che esercitano le attività ausiliarie, in favore delle imprese di cui sopra;
  • i centri di ricerca con personalità giuridica;
  • i soggetti che esercitano le suddette attività, definiti imprese start-up innovative ai sensi dell’articolo 25, comma 2, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.

Possono  accedere  alle  agevolazioni  gli spin-off degli organismi di ricerca, dei quali questi ultimi detengono almeno il 30 per cento del relativo capitale
sociale, che non dispongono, alla data di presentazione della domanda, di due bilanci approvati.

Tutti i suddetti soggetti, fino a un numero massimo di cinque, possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione nel territorio italiano di attività di ricerca industrialee di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti o processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali e che si sviluppano nell’ambito delle tematiche rilevanti.

I progetti dovranno inoltre:

  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione;
  • avere una durata non superiore a 36 mesi, ovvero termini più brevi ove resi necessari dalla normativa di riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie. Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi;
  • qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga spese non inferiori a euro 3.000.000,00.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi a:

  • il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo;
  • i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • le spese generali derivanti direttamente dal progetto di ricerca e sviluppo, imputate con calcolo pro-rata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle spese del personale dell’impresa;
  • i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Le agevolazioni sono concesse nella forma combinata del finanziamento agevolato + contributo a fondo perduto, per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive articolata, in relazione alla dimensione di impresa.

Industria sostenibile – PON con risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese

Stabiliti i termini di apertura del bando, a valere sul PON Imprese & Competitività 2014-2020, destinato a promuovere l’innovazione e accrescere la competitività delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno attraverso il finanziamento di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.

Con lo stesso provvedimento vengono inoltre stabilite le modalità di determinazione e rendicontazione dei costi ammissibili, sono fissati i punteggi minimi e massimi relativi ai criteri di valutazione e il punteggio minimo complessivo per l’ammissibilità delle proposte progettuali, e sono definiti gli eventuali ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.

La domanda di agevolazioni e la documentazione devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 19.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 13 dicembre 2016, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando una delle due procedure disponibili nel sito internet del Soggetto gestore (fondocrescitasostenibile.mcc.it) a seconda che intendano richiedere le agevolazioni a valere sull’intervento Agenda digitale o a valere sull’intervento Industria sostenibile.

Le attività inerenti alla predisposizione della domanda di agevolazioni e della documentazione da allegare alla stessa possono essere svolte dai soggetti proponenti anche prima dell’apertura del termine di presentazione delle domande . A tal fine la procedura di compilazione guidata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dall’1 dicembre 2016.

I progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di tecnologie, riconducibili alle seguenti specifiche tecnologie abilitanti fondamentali, che presentano adeguate ricadute nelle seguenti tematiche rilevanti – riconducibili alle aree tematiche individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente, da realizzarsi nelle Regioni meno sviluppate (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia) e nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).

Non sono ammissibili a valere sul presente intervento agevolativo i progetti che, in ragione dell’attività svolta e delle relative caratteristiche, sono integralmente finanziabili a valere sull’intervento agevolativo “Agenda digitale”, concernente i grandi progetti strategici nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche (ICT) coerenti le finalità dell’Agenda digitale italiana.

Di seguito sono riportate le indicazioni relative ai soggetti beneficiari, alle caratteristiche delle proposte progettuali e alle modalità di finanziamento.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni:

a) le imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi e di trasporto per terra, per acqua o per aria, ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;

b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’articolo 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);

d) i Centri di ricerca con personalità giuridica.

Limitatamente ai progetti proposti congiuntamente con uno o più soggetti di cui sopra (fino a un numero massimo di 5), possono beneficiare delle agevolazioni anche:

a) i Liberi professionisti;

b) gli Spin-off, una società di capitali il cui capitale sociale, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, è detenuto per almeno il 30 per cento da un Organismo di ricerca e che, alla stessa data, non dispone di almeno due bilanci approvati;

c) start-up innovative ai sensi dell’articolo 25, comma 2, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.

In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

Progetti ammissibili

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono:

a) essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nelle Regioni meno sviluppate;

b) prevedere spese e costi ammissibili superiori a euro 5.000.000,00 (cinquemilioni/00) e fino a euro 40.000.000,00 (quarantamilioni/00);

c) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima.

d) avere una durata non superiore a 36 mesi, ovvero termini più brevi ove resi necessari dalla normativa di riferimento per il cofinanziamento con risorse comunitarie. Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi;

e) qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10 % dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, ed almeno il 5 % in tutti gli altri casi.

Le agevolazioni sono concesse nella forma combinata del finanziamento agevolato + contributo a fondo perduto, per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive articolata, in relazione alla dimensione di impresa

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