Ultimo aggiornamento 2 Febbraio 2019
La data iniziale di presentazione delle domande di accesso al bando “Industria sostenibile”, finanziato con risorse pari a 350 milioni di euro a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese (FRI) oltre a 60 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile, precedentemente fissata al 26 ottobre 2016, è differita al 29 novembre 2016.
La data a partire dalla quale possono essere avviate, nell’apposita piattaforma presente nel sito del soggetto gestore, le attività di predisposizione delle domande, precedentemente fissata al 12 ottobre 2016, è differita al 15 novembre 2016.
Il bando prevede la concessione di agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo aventi le seguenti caratteristiche:
- di rilevanti dimensioni, prevedendo spese ammissibili non inferiori a euro 5.000.000,00 e non superiori a euro 40.000.000,00;
- che perseguono un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva;
- contenuti nel numero ma altamente efficaci nel contribuire concretamente e celermente ad elevare la prestazione del Paese sul piano dell’innovazione e dell’avanzamento tecnologico;
- in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del Paese, avvalendosi dell’impiego di specifiche tecnologie abilitanti fondamentali, così come definite nell’ambito del Programma Orizzonte 2020;
- che si sviluppano nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti, caratterizzate da maggiore contenuto tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e più immediate applicazioni industriali, quali: impianti e processi industriali, trasporti, aeronautica, tlc, tecnologie energetiche, tecnologie ambientali, costruzioni.
Possono presentare i progetti:
- le imprese che esercitano l’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o l’attività di trasporto (per terra, acqua o aria), ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
- le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- le imprese che esercitano le attività ausiliarie, in favore delle imprese di cui sopra;
- i centri di ricerca con personalità giuridica;
- i soggetti che esercitano le suddette attività, definiti imprese start-up innovative ai sensi dell’articolo 25, comma 2, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
Possono accedere alle agevolazioni gli spin-off degli organismi di ricerca, dei quali questi ultimi detengono almeno il 30 per cento del relativo capitale
sociale, che non dispongono, alla data di presentazione della domanda, di due bilanci approvati.
Tutti i suddetti soggetti, fino a un numero massimo di cinque, possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione nel territorio italiano di attività di ricerca industrialee di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti o processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali e che si sviluppano nell’ambito delle tematiche rilevanti.
I progetti dovranno inoltre:
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione;
- avere una durata non superiore a 36 mesi, ovvero termini più brevi ove resi necessari dalla normativa di riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie. Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministeropuò concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi;
- qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga spese non inferiori a euro 3.000.000,00.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi a:
- il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
- gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo;
- i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
- le spese generali derivanti direttamente dal progetto di ricerca e sviluppo, imputate con calcolo pro-rata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle spese del personale dell’impresa;
- i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Le agevolazioni sono concesse nella forma combinata del finanziamento agevolato + contributo a fondo perduto, per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive articolata, in relazione alla dimensione di impresa.
Il nostro studio offre consulenza per la predisposizione del bando e per la sua gestione.